Con tre assi strategici, sei missioni, sedici componenti e quarantasette linee di intervento, è stata definita l’architettura della versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Gli assi strategici del PNRR sono digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Saranno questi assi a guidare i prossimi investimenti, i prossimi interventi ed infine il futuro delle prossime generazioni. Il settore agroalimentare è quello che più di tutti ha bisogno di fare un importante salto di innovazione, nel nostro Paese. Agricoltura di precisione, internet delle cose applicate alla filiera agroalimentare, ottimizzazione, attraverso la tecnologia, dell’utilizzo delle risorse naturali, sempre più scarse, applicazione di modelli predittivi sul campo, intelligenza artificiale, sono solo alcuni esempi.
Ma la sostenibilità ambientale non si raggiunge senza quella sociale. Ed è così che la terza gamba degli assi strategici del PNRR parla di inclusione sociale: crescita inclusiva, coesione sociale e territoriale, riduzione strutturale delle asimmetrie e delle disuguaglianze, fra le aree geografiche e fra le persone rappresenta una premessa essenziale per lo sviluppo sostenibile e le diseguaglianze tra zone urbane e rurali dovrà trovare hanno adesso l’opportunità di cessare.
qui l'articolo da cui sono stati presi gli estratti https://www.huffingtonpost.it/entry/oltre-la-crisi-il-recovery-plan-punti-sul-cibo_it_6001cc51c5b697df1a056ac4?utm_hp_ref=it-economia
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