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Cibo. Una storia globale dalle origini al futuro


È uscito quest'estate il nuovo libro del celebre intellettuale francese noto per la sua affermazione: «Non siamo altro che quello che mangiamo, vediamo, leggiamo e percepiamo»


"

" di Jaques Attali racconta la storia del cibo (e del potere) dalle scimmie nomadi africane di dieci milioni di anni fa fino all’avveniristico cibo in polvere «da agitare per 45 secondi in uno shaker».

Naturalemtne nelle sue ricche, puntuali e affascinanti descrizioni non mancano gli insetti!


La quarta di copertina:

Dagli albori dell'umanità ai giorni nostri, Cibo è in primo luogo un'affascinante storia dell'alimentazione: che cosa e come si è mangiato nelle varie epoche e presso i più disparati popoli; quali sono stati i legami tra il cibo e i riti e le religioni; come la tavola e la conversazione si sono unite in modo straordinario; quando sono nati osterie, ristoranti, caffè; come economia, globalizzazione e industria hanno influenzato e sono state influenzate dall'alimentazione... Fino a un'analisi dettagliata, ricchissima di dati e spesso impietosa della situazione attuale. Ma Jacques Attali è sempre rivolto al futuro. Di qui la seconda anima di questo libro: all'analisi storica si intreccia la previsione. Un futuro drammatico da molti punti vista, se l'umanità procederà nella direzione che sembra aver intrapreso. Lo sfruttamento incosciente delle risorse del pianeta, un'alimentazione sempre meno sana e, non ultima, la definitiva perdita della convivialità e del gusto dello stare a tavola. Ma Attali, sappiamo anche questo, non è né pessimista né fatalista: prevedere il futuro significa poterlo modificare. E in pagine sempre piene di preziose informazioni e di autentica passione ci propone nuove vie da seguire. Dipende da noi. Salvare la Terra e salvare noi stessi, mai come in questo caso, sono una cosa sola.



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