Combinare transizione energetica e azioni climatiche verso uno scenario a emissioni zero. Con destinazioni iperconnesse, infrastrutture digitali materiali e immateriali e sistemi logistici moderni e sostenibili. Sono questi gli elementi chiave delle città del futuro e sono questi i temi che verranno portati anche all’attenzione del G20 di cui l’Italia quest’anno ha la presidenza.
E il cibo? Non è forse quella dei sistemi agroalimentari la transizione più urgente e più vitale?
L’Italia su questo tema ha individuato per il prossimo G20 tre modalità di intervento: raggiungere la totale sostenibilità dei sistemi agroalimentari, aiutare il comparto agricolo nei paesi in ritardo rispetto all’obiettivo “fame zero”; contribuire al dibattito preparatorio per il vertice alimentare delle Nazioni Unite.
La transizione agroalimentare deve compiersi in fretta, perché è da questo settore che provengono il 30% di emissioni di gas serra e perché è questo il settore da cui maggiormente dipende la relazione tra uomo e natura. Il G20 dovrà quindi essere l’occasione storica per prendere una posizione chiara sul settore che rappresenta la vocazione più naturale per l’Italia.
È fondamentale che i grandi della Terra convergano su un’agenda unica capace di adottare principi di cooperazione internazionale che superino i gap generati dal trattare il cibo come mera commodity, come mera merce che risponde esclusivamente alle leggi di mercato, generando così distorsioni dannose per la filiera e per la salute dell’uomo e del Pianeta.
Qui trovate l'articolo competo https://www.huffingtonpost.it/entry/dal-g20-un-piano-marshall-per-guarire-il-pianeta_it_60421cdcc5b660a0f387d719
留言