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Gli insetti commestibili possono essere causa di allergie?


L’introduzione degli insetti commestibili in Europa ha fatto e continua a far discutere, da quando la Commissione Europea ne ha autorizzato la commercializzazione a scopo alimentare. Dalla tarma della farina (Tenebrio Molitor) ai grilli (Acheta domesticus), alle larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus).

Tali insetti sono stati immessi sul mercato sia come corpo intero, che come farine in biscotti, barrette energetiche e pasta.

Cosa sappiamo davvero su questi prodotti e quali possono essere i rischi legati alle allergie?

Ce ne parla la dott.ssa Maria Rita Messina, Specialista di Allergologia presso IRCCS Istituto Clinico Humanitas e gli ambulatori Humanitas Medical Care De Angeli a Milano e Assago.

Quali tipologie di Novel Food possiamo trovare oggi sulle nostre tavole?

Novel Food è definito un alimento che non è stato consumato in misura significativa dall’uomo nell’UE prima del 15 maggio 1997. Il regolamento sui Novel Food prevede l’approvazione di un prodotto solo a seguito di una rigorosa valutazione scientifica da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che convalida che l’alimento non rappresenta un rischio per la sicurezza e la salute umana. Gli insetti commestibili rientrano nella categoria dei Novel Food e potremo trovarli sulle nostre tavole sotto forma di pasta, pane, hamburger, snack.

Quali sono i benefici degli insetti commestibili?

Gli insetti sono considerati fonti alternative di proteine, micronutrienti, grassi e aminoacidi. Inoltre, in termini di sostenibilità, porterebbero numerosi benefici per l’ambiente: l’allevamento di questi animali (rispetto a quello del bestiame) sembrerebbe produrre minori emissioni di gas serra (quei gas presenti nell’atmosfera che producono il cosiddetto “effetto serra”, per cui l’atmosfera terrestre contiene al suo interno parte del calore che arriva dal sole); causare minor inquinamento delle acque; garantire una maggiore efficienza di conversione del mangime; avere una minore dipendenza dalla terra; consentire di utilizzare alcune piante e rifiuti organici come mangime.

Quali sono i rischi di allergia legati all’ingestione di insetti?

Poco ancora si conosce sul potenziale allergenico di questi alimenti. Le informazioni scientifiche sull’allergia ad insetti commestibili sono ancora limitate, poiché la ricerca in questo campo è ancora in corso. Le proteine presenti negli insetti possono essere potenzialmente allergeniche per alcune persone, proprio come quelle presenti in altri alimenti. Le allergie alimentari si verificano quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo a proteine presenti nel cibo, scatenando una risposta che porta al rilascio di istamina e altre sostanze chimiche, responsabili dei sintomi dell’allergia.

Come può manifestarsi l’allergia agli insetti commestibili?

I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono includere prurito, orticaria, gonfiore del viso, della lingua o della gola, difficoltà respiratorie, nausea, vomito, diarrea, fino all’anafilassi (reazione allergica severa e potenzialmente mortale).

Chi sono i soggetti più a rischio di allergia?

Dai dati disponibili in letteratura, i soggetti allergici ai crostacei e agli acari della polvere sono stati identificati come a rischio di manifestazioni allergiche dopo ingestione di insetti, a causa della presenza in entrambe le fonti di due molecole allergeniche quali la Tropomiosina (il principale allergene cross-reattivo tra acari, crostacei e insetti) e l’Arginina kinasi.

Quali test si possono fare per capire se si è allergici agli insetti?

Se si sospetta un’allergia alimentare agli insetti, è importante consultare uno specialista allergologo per una diagnosi accurata. Possono essere eseguiti test allergologici, come il prick test (test cutaneo a lettura immediata) o il prelievo ematico per la ricerca delle singole IgE specifiche o l’Alex Test (disponibile in Humanitas e che consente che consente di IgE specifiche per oltre 200 allergeni), per confermare l’allergia e identificare le specifiche proteine di insetti alle quali si è allergici.

Il punto di vista della specialista

Quando si valuta il potenziale allergenico degli insetti destinati alla catena alimentare, è da tenere in considerazione che attraverso i processi tecnici con cui vengono elaborati, essi possono anche entrare in contatto ​​con altri alimenti.

Come sempre quindi, in caso sia nota un’allergia alimentare, è consigliabile leggere sempre attentamente le etichette degli alimenti per evitare reazioni allergiche e avere sempre a disposizione i farmaci indicati dal medico, da autosomministrarsi in caso di ingestione accidentale di un alimento cui si è allergici.


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