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La dieta del futuro? Personalizzata e studiata da un’app


Non sarà (forse) finito il tempo delle linee guida generali e dei regimi dietetici validi per tutte e tutti, ma c’è chi scommette che in futuro il mondo della nutrizione cambierà radicalmente approccio: la tendenza è già oggi verso un’alimentazione studiata su misura per ogni individuo, con la sua storia clinica, le sue condizioni di salute e i suoi parametri.

È l’idea di una parte sempre più consistente della comunità scientifica che studia le scienze della nutrizione, secondo cui – grazie ai progressi della tecnologia e della ricerca – nel giro di alcuni anni l’alimentazione diventerà personalizzata e "automatizzata", con l’ausilio di applicazioni per cellulare e tablet, wrist-band e altri sensori che misureranno in presa diretta le nostre condizioni di salute.

Pionieri di questa scuola di pensiero sono i ricercatori dell’Università di Reading, che hanno appena concluso uno dei primi e più seri trial clinici con cui hanno testato l’efficacia di una dieta studiata a tavolino da un’app e ne hanno confrontato le performance con una che aderisce meramente alle linee guida internazionali.

"I consigli nutrizionali – prosegue l’esperta – dovrebbero concentrarsi su una dieta bilanciata e soprattutto su una relazione positiva con il cibo. E sono contenta che la nostra app offra questo servizio per tutti e a basso costo". Molte app sviluppate negli ultimi anni si concentrano meramente sulla perdita di peso e sul conto delle calorie, invece che sul mangiar sano. I ricercatori sostengono che e-Nutri, invece, sia in grado di "cucire su misura" una dieta personalizzata per un uso individuale, impiegando uno speciale score dei vari nutrienti. L’algoritmo sviluppato dai ricercatori dell’Università di Reading assegna punteggi maggiori a chi mangia con regolarità le quantità raccomandate dei cibi più sani come frutta, legumi e verdura, così come quelli meno salutari come carne rossa o snack processati. "Stiamo continuando a sviluppare l’applicazione per adattarla completamente a gruppi di popolazione specifici, inclusi coloro che soffrono di malattie cardiovascolari o diabete", si legge nelle conclusioni della pubblicazione.

L’approccio innovativo dell’Università di Reading non è isolato: studi pilota sono in corso in Usa e l’Unione Europea è in pole position con il progetto Stance4Health, finanziato nell’ambito di Horizon 2020, che vede coinvolti partner di otto Paesi europei, compresi Germania, Spagna e Italia. Tecnologia mobile e algoritmi matematici che prevedono il comportamento del microbiota intestinale in risposta ad apporti di specifici nutrienti, tenendo conto di fabbisogni dei consumatori e interfacciandosi con dispositivi elettronici indossabili per poi consigliare cibi o integratori, a seconda dei diversi livelli di attività fisica o la durata del sonno. Sarà questo il futuro dell’alimentazione personalizzata?





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